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La depressione che non si vede

La depressione che non si vede
La depressione che non si vede

È normale pensare che quando una persona soffra lo si possa capire dall’esterno. Quando ci facciamo male fisicamente reagiamo d’istinto e segnaliamo di essere momentaneamente doloranti con esclamazioni diverse o con gesti visibili a chi ci osserva. Questo, tuttavia, non succede nel caso di una sofferenza interiore.

Solitamente gli individui, in questo frangente, tendono a chiudersi in se stessi e ad evitare di mostrare le proprie fragilità e le proprie vulnerabilità impedendo una comprensione esterna (e spesso anche un aiuto).

In questi casi si parla di depressione nascosta, ovvero la condizione nella quale una persona non presenta sintomi tipici di questo disturbo, ma altri segni e caratteristiche che fanno da maschera. Il dramma è che la prima persona a non accorgersi di questa situazione è proprio chi ne soffre.

È possibile riconoscere sintomi della presenza di questo disturbo?
E come possiamo intervenire?
Scopriamolo insieme.

Caratteristiche e sintomi corporei

Chi soffre di depressione nascosta trova difficile accettare ed esprimere le emozioni dolorose. Chi vive questa condizione si pone in modo da tenersi il più possibile distante dal dolore: alcuni risultano essere persone sempre molto allegre e forzatamente gioviali e cercano di rallegrarsi e rallegrare gli altri;
altri appaiono sempre indaffarati e presi alle proprie attività sia lavorative sia familiari e personali tanto da apparire sempre in movimento ed estremamente dinamiche. Sono persone con un bisogno di controllo molto forte che evitano situazioni imprevedibili e mostrano una eccessiva preoccupazione verso il futuro.

Un altro chiaro segnale è la tendenza al perfezionismo e l’ipercriticità sia verso se stessi sia verso gli altri. Di solito vivono ogni cosa con un eccessivo senso di responsabilità e senso di dovere. Gli altri e i loro problemi o le attività quotidiane diventano una distrazione necessaria per far fronte alle ferite presenti o passate; sono vie di fuga da se stessi che allontanano il problema senza mai risolverlo.

Una persona che soffre di questa forma di depressione nascosta manifesta sempre uno o più sintomi corporei di origine psicosomatica: cefalee di diverso tipo, stanchezza perenne non risolvibile col riposo, dolori muscolari, vertigini, insonnia e disturbi gastrointestinali.

La depressione nascosta è trattabile?

La risposta è certamente affermativa.

La vera sfida ed il primo passo dovrà essere quello di riconoscere come la qualità della propria vita quotidiana sia fortemente compromessa e quindi riconoscere di aver bisogno di aiuto iniziando un percorso di psicoterapia. Come abbiamo visto prima, la caratteristica principale della depressione nascosta è di non essere in contatto con la parte più profonda e nascosta di sé e col dolore che in essa si nasconde. La fuga dalle proprie emozioni è soltanto il tentativo di difendersi da questo.

Importante sarà mettersi in ascolto di se stessi e cogliere i giusti segnali.

Se pensi di avere bisogno di aiuto non esitare a contattarmi!

Sarò felice di darti una mano.

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Post scritto da Leonardo Paoletta

Psicologo Monza
Leonardo Paoletta.
Psicologo e psicoterapeuta Monza.
Sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed Analista Transazionale.

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