L'eiaculazione precoce e quel sentimento di vergogna
L'eiaculazione precoce è quella disfunzione maggiormente associata ad un sentimento di vergogna vissuto nella totale solitudine.
L'uomo che ne è affetto non riesce a controllare i propri tempi eiaculatori e tende, così, a isolarsi e a soffrire in solitudine. Tutto questo impatta ovviamente sulla sua vita sessuale con notevoli ripercussioni sul suo equilibrio psicologico e diviene fonte di stress, di ansia e conduce ad evidenti disagi relazionali. La persona affetta da questo disturbo è spesso un uomo di giovane età che non sa cosa fare e non sa se il proprio problema è risolvibile.
Di primo acchito, l'eiaculazione precoce viene confusa con un eccesso di passione e di coinvolgimento o con una certa mancanza di esperienza e di abilità amatorie. In realtà, la vergogna e il disagio provati impediscono un chiaro confronto anche con il proprio medico curante ed un adeguata presa in carico di tipo psicologico. Così, la mancanza di informazioni chiare, scientifiche e dettagliate unita ad una scarsa o assente formazione sessuale e soprattutto sentimentale, conducono alla compromissione della vita sessuale ed erotica del singolo e della coppia.
L'uomo tende ad isolarsi e a negare la disfunzione (non ritenendola tale) e questo conduce proprio all'aumento del disagio e all'aumento dell'insoddisfazione propria e della partner, instaurando un circolo vizioso dal quale diviene sempre più complicato uscire.
Quando finalmente la coppia decide di chiedere aiuto ad un terapeuta, ha deciso per l'unica soluzione possibile per non soccombere alla disfunzione a alle conseguenze negative sul piano relazionale.
Sarà un percorso volto al superamento dei retaggi culturali, dei falsi miti, dei tabù sessuali e all'apprendimento di nuove dinamiche relazionali e quindi volto ad una sana e ritrovata sessualità.
L'uomo che ne è affetto non riesce a controllare i propri tempi eiaculatori e tende, così, a isolarsi e a soffrire in solitudine. Tutto questo impatta ovviamente sulla sua vita sessuale con notevoli ripercussioni sul suo equilibrio psicologico e diviene fonte di stress, di ansia e conduce ad evidenti disagi relazionali. La persona affetta da questo disturbo è spesso un uomo di giovane età che non sa cosa fare e non sa se il proprio problema è risolvibile.
Di primo acchito, l'eiaculazione precoce viene confusa con un eccesso di passione e di coinvolgimento o con una certa mancanza di esperienza e di abilità amatorie. In realtà, la vergogna e il disagio provati impediscono un chiaro confronto anche con il proprio medico curante ed un adeguata presa in carico di tipo psicologico. Così, la mancanza di informazioni chiare, scientifiche e dettagliate unita ad una scarsa o assente formazione sessuale e soprattutto sentimentale, conducono alla compromissione della vita sessuale ed erotica del singolo e della coppia.
L'uomo tende ad isolarsi e a negare la disfunzione (non ritenendola tale) e questo conduce proprio all'aumento del disagio e all'aumento dell'insoddisfazione propria e della partner, instaurando un circolo vizioso dal quale diviene sempre più complicato uscire.
Quando finalmente la coppia decide di chiedere aiuto ad un terapeuta, ha deciso per l'unica soluzione possibile per non soccombere alla disfunzione a alle conseguenze negative sul piano relazionale.
Sarà un percorso volto al superamento dei retaggi culturali, dei falsi miti, dei tabù sessuali e all'apprendimento di nuove dinamiche relazionali e quindi volto ad una sana e ritrovata sessualità.
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Post scritto da Leonardo Paoletta
Psicologo e psicoterapeuta Monza.
Sono uno Psicologo, Psicoterapeuta ed Analista Transazionale.