• Psicologo psicoterapeuta Monza
Analisi transazionale

Il metodo contrattuale

Un analista transazionale ed il proprio cliente si assumono la responsabilità congiunta di raggiungere qualsiasi cambiamento si voglia ottenere. Questo perché, seguendo l'assunto che "Io sono ok, tu sei ok", essi si rapportano su un terreno di parità. 

La metodologia di intervento dell' A.T. si fonda sulla contrattualità: la relazione terapeutica è vista come un accordo tra terapeuta e cliente che hanno una responsabilità congiunta nel lavorare per raggiungere gli obiettivi di terapia definiti in modo chiaro e specifico. 

"Il paziente viene quindi responsabilizzato dall'inizio a porsi come controparte attiva di un professionista il cui compito non è quello di risolvere i problemi del paziente, bensì quello di aiutare a comprendere come finora si è bloccato dal risolverli da solo.” (Novellino, 1998). 

I contratti di terapia, attraverso i quali viene specificamente stabilita la meta della terapia, possono essere distinti in contratti di controllo sociale e contratti di autonomia. 

I contratti di controllo sociale (terapia breve), sono accordi di terapia tesi a risolvere un problema specifico e hanno come obiettivo un cambiamento comportamentale e il suo mantenimento nel tempo. 

Per contratti di autonomia (terapia che può richiedere più tempo) si intendono invece quei contratti in cui la meta della terapia non è solo un cambiamento comportamentale ma un cambiamento del copione della persona, per cui la terapia non è rivolta solo ad un sollievo dai sintomi, bensì alla ristrutturazione della personalità. 

Per spiegare questa differenza Berne (1966) utilizzava una metafora (detta dei ranocchi e delle principesse):

"Ciascun essere umano nasce principe o principessa, poi le prime esperienze convincono alcuni di essi di essere dei ranocchi. Date queste premesse esistono due tipi di obiettivi terapeutici. Il primo è ottenere una cosa chiamata "miglioramento” o "progresso”, il che significa far stare meglio il ranocchio; il secondo tende al curare o guarire che significa togliersi la pelle del ranocchio per riprendere lo sviluppo interrotto del principe o della principessa." 


In tale direzione, gli obiettivi terapeutici possono essere di due tipi: 

    • il primo tende al miglioramento e ad un progresso ed equivale ad uno star meglio come "ranocchi" (ad es. eliminando il sintomo del malessere); 
    • il secondo tende a curare, a guarire, che significa "togliersi la pelle del ranocchio" e riprendere nuovamente lo sviluppo interrotto del principe e della principessa.

 

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